Erica Cappelletti – osteopata

L’uso del ciuccio è molto dibattuto tra gli specialisti e tra le mamme.  Considerato quasi “vitale” da molte mamme, “da usare al massimo sino a due anni” secondo altri, è anche “inutile” a parere di chi, per esperienza con i propri figli, ha fatto a meno del ciuccio senza alcuna difficoltà.

Proviamo a chiarire qualche dubbio.

La suzione non nutritiva è un’attività naturale presente già nel grembo materno. La suzione rilassa e calma il bambino nei momenti di frustrazione e di pianto, pertanto di per se il ciuccio non fa male al bambino (rilassa il bambino e lo consola), ma non bisogna eccederne. 

Nel caso in cui il neonato venga allattato al seno, si consiglia si introdurre l’uso del succhietto dopo che l’allattamento al seno si è stabilizzato (quindi dopo 1-2 mesi) per consentire al bambino di abituarsi alla suzione del capezzolo senza interferenze.

QUALE CIUCCIO SCEGLIERE?

  • preferire quelli in Silicone
  • sceglierlo con una forma piatta/schiacciata (evitare la forma a ciliegia -> tende a far sviluppare il palato in modo verticale e stretto, può portare a problematiche masticatorie e di respirazione).
  • limitarne l’uso ai momenti di maggiore stanchezza, durante l’addormentamento. Toglierlo al risveglio (così non diventa un vizio ed il bambino non lo richiederà).
  • Non offrire il succhietto durante il giorno per non inibire la fase di conoscenza orale che il bambino fa portando gli oggetti e le manine alla bocca. 
  • non offrire il ciuccio insistentemente se lo perde o se non lo vuole! (se già non lo vuole usare, avremo meno problemi quando sarà ora di eliminarlo!) ATTENZIONE: evitare che il bambino sostituisca l’uso del ciuccio con il dito in bocca! Da evitare assolutamente!

QUANDO è OPPORTUNO TOGLIERLO?

Verso il 2° anno di vita.

Un uso prolungato e protratto può portare ad alterazioni dello sviluppo delle strutture facciali provocando differenti alterazioni:

  • La lingua si abitua a una posizione bassa, mentre dovrebbe rimanere in alto contro il palato
  • Alterazione del palato che rimane stretto e alto (palato ogivale) 
  • Alterazione del morso: l’arcata superiore di norma si chiude sopra quella inferiore, mentre in caso di uso protratto del ciuccio può rimanere un buco tra le due arcate (morso aperto) 
  • Alterazione nello sviluppo armonico dei muscoli del viso 
  • Disturbi dell’articolazione del linguaggio

Con questi piccoli accorgimenti non dovrebbe essere difficile scegliere il ciuccio giusto ed in seguito abbandonarlo intorno al 2° anno di vita!

Dott.ssa Erica Cappelletti

Osteopata D.O. Bsc.Ost. (Uk) – specializzata in osteopatia pediatrica.

Massoterapista MCB – Terapista FSC